Sono ad un matrimonio. È il 2 settembre di qualche anno fa.
Seduta tra vasi di fiori e gente per lo più sconosciuta mi guardo in giro curiosa.
Tutti parlano, molti sorridono. Davanti a me ho una ragazza mora, dal viso gentile, decisamente di giovane aspetto. È stata invitata con tutta la famiglia perciò, accanto a me, siedono anche la sorella e poco più avanti il padre e la madre.
Non so come, non so perché, iniziamo una conversazione in cui ci raccontiamo del passato.
Scopro ben presto che la ragazza dinnanzi a me è intelligente, brillante e assolutamente politically scorrect, cosa che a me piace moltissimo. Perché sì, nella vita ci vuole diplomazia. Ma chissà perché finiamo sempre per adorare chi invece sa dire la sua, senza curarsi troppo dell’opinione altrui.
All’epoca, io ero già una persona piuttosto decisa e dalla battuta pronta. Per forza, direte voi, col nome che ti ritrovi. E avete ragione. Eppure… questa volta non sono stata capace di far meglio di questa giovane ragazza.
“Dimmi l’aneddoto peggiore che hai sentito riguardo all’amore” mi chiede lei.
“Hhmmm… l’aneddoto peggiore. Personale?”
“No, no. In generale…” ribatte lei.
“Va bene. Dunque… L’aneddoto peggiore è questo. Ho un’amica che sta da qualche mese con un ragazzo. Lo ama alla follia, è il suo primo amore, quello indelebile che puoi cancellare dall’anima solo con una paglietta abrasiva. Dio solo sa quante volte Michela ha provato ad immaginare il suo nome con il cognome di lui, il cognome del Principe Azzurro. Dicevo, sono insieme da qualche mese e ora sta per arrivare capodanno. Lui la guarda con gli occhi a cuore e le dice: “Amore, sarà bellissimo stare soli, tu ed io, a casa tua!”. Ma lei risponde: “Eh, Davide! C’è un problema. Quel giorno avrò le mestruazioni”. Allora lui si alza di scatto. Pensa un secondo e poi liquida la sua bella con questa frase: “Vorrà dire che andrò a festeggiare con i miei amici!”
Maria Francesca mi guarda attonita.
“Scusa… ma lei cosa ha risposto?” chiede poi incuriosita.
“Ah, niente! Tu cosa avresti risposto?”
“Se vai a festeggiare con i tuoi amici, poi sanguinerai più tu di me!”
Ecco. Oggi è la festa della donna. A tutte voi auguro di cuore di avere la stessa prontezza di spirito, lo stesso amor proprio, la stessa dignità di Maria Francesca. Vi auguro di cuore la forza per non abbassarvi a uomini che non vogliono amarvi, ma solo possedervi. Di passare da un amore dipendente ad uno intelligente. Di capire che non vale la pena di piangere per chi ama solo se stesso. Buona festa a tutte! Che sia, anche solo simbolicamente, il giorno perfetto per un nuovo inizio.