Ormai è primavera inoltrata ed io mi preparo alla stagione dei matrimoni, con tanto entusiasmo e il mio inseparabile taccuino alla mano!
La mia prima sposa è Serena Quanto Basta ed io la incontrerò domani per l’intervista. Città d’incontro: Rimini.
Dovendo scegliere un hotel, non ho esitato ad informarmi su un luogo dal nome assai evocativo: “La Morosa”. Un nome seguito da un claim a dir poco suggestivo: “Scommetti che ti innamori?”.
La mia stanza è tutta sui toni dell’azzurro e del legno sbiancato e dalla mia scrivania vedo il mare. Oggi è azzurro, calmo, sereno. Come gli occhi della mia sposa di domani…
In camera, tra cuscini color tortora e qualche stella marina attaccata alla parete azzurro cielo, trovo un libricino che, scopro ben presto, mi parla di una storia. E’ la storia di una famiglia.
“Mio nonno Romeo, prima di fare l’albergatore era un pescatore.
Ogni notte partiva per il mare, salutava la mia nonna e le diceva: “Vado dalla mia morosa”. Per lui era la sua barca.
Nonna aspettava il suo ritorno preparando manicaretti indimenticabili di cui, ancora oggi, mio padre ricorda il profumo!”Scritta nella piccola e delicata hall dell’albergo, trovo anche una poesia:
“Ho solcato il mare in burrasca, ho navigato
sospinto da venti indomabili e, implacabilmente ogni
giorno, il sale ha graffiato la mia pelle ed ancor più
il cuore.Mia amata, mai i miei occhi, guidati dal desiderio
del ritorno, hanno smesso di immaginarti al mio
fianco ed ora, finalmente, vedono terra”.
La mia prima sposa è Serena Quanto Basta ed io la incontrerò domani per l’intervista. Città d’incontro: Rimini.
Dovendo scegliere un hotel, non ho esitato ad informarmi su un luogo dal nome assai evocativo: “La Morosa”. Un nome seguito da un claim a dir poco suggestivo: “Scommetti che ti innamori?”.
La mia stanza è tutta sui toni dell’azzurro e del legno sbiancato e dalla mia scrivania vedo il mare. Oggi è azzurro, calmo, sereno. Come gli occhi della mia sposa di domani…
In camera, tra cuscini color tortora e qualche stella marina attaccata alla parete azzurro cielo, trovo un libricino che, scopro ben presto, mi parla di una storia. E’ la storia di una famiglia.
“Mio nonno Romeo, prima di fare l’albergatore era un pescatore.
Ogni notte partiva per il mare, salutava la mia nonna e le diceva: “Vado dalla mia morosa”. Per lui era la sua barca.
Nonna aspettava il suo ritorno preparando manicaretti indimenticabili di cui, ancora oggi, mio padre ricorda il profumo!”Scritta nella piccola e delicata hall dell’albergo, trovo anche una poesia:
“Ho solcato il mare in burrasca, ho navigato
sospinto da venti indomabili e, implacabilmente ogni
giorno, il sale ha graffiato la mia pelle ed ancor più
il cuore.Mia amata, mai i miei occhi, guidati dal desiderio
del ritorno, hanno smesso di immaginarti al mio
fianco ed ora, finalmente, vedono terra”.
Io, decisamente, amo il cuore, l’anima e le tradizioni familiari della Romagna!