Se percepiste la metà della vostra bellezza, della vostra forza e della vostra potenza, non permettereste a nessuno di fermarvi, impedendovi di realizzare i vostri sogni.
La maggior parte delle persone che io conosco, giocano a far diventare paure e frustrazioni una realtà oggettiva.
Non sono loro incapaci di far funzionare un matrimonio.
È il matrimonio che, dato di fatto, non può funzionare.
Perciò il messaggio che si passa ai giovani è quello di non sposarsi, per evitare un fallimento.
Non sono loro che non sanno lottare per i sogni.
Sono i sogni che, per la loro natura cristallina, sono destinati inevitabilmente ad infrangersi.
Perciò il messaggio che passa ai giovani è quello di non sognare, per evitare un fallimento.
Non sono loro incapaci di relazionare.
Sono i figli che arrivano per soffocare la tua esistenza, trasformata in una corsa continua da un hobby all’altro dopo la scuola.
Perciò il messaggio che passa ai giovani è quello di non fare figli, per evitare un fallimento.
Ma il punto è che chi non accetta la probabilità di un fallimento, non potrà mai avere la forza di sognare. Non potrà mai avere la determinazione necessaria per realizzare se stesso. Non potrà appartenere al progetto per cui è nato.
I sogni sono nati per chi sa perdere. Per chi sa piegarsi e piangere, per chi accetta di soffrire per un obiettivo mancato, per chi sa chiedere scusa, per chi sa cadere sotto la pioggia, piegando le membra stanche fino a toccare il suolo in un urlo di rabbia e dolore. I sogni sono per chi non teme l’errore, per chi sa che il giudizio del mondo può essere diverso da quello di Dio.
Ecco il punto, a mio parere: i sogni amano chi è tenace, non chi è vincente.
È la possibilità di fallire che dà peso alla fatica, al sudore, alla forza di volontà.
E se avete un dubbio a proposito, fatevi una domanda: quale merito avreste ad inseguire i sogni, sapendo di essere infallibili?